BOVILLE ERNICA – Si è conclusa la prima tranche di interventi, pari a 45mila euro, destinata alla riqualificazione della Sala consiliare di Palazzo Simoncelli. Il finanziamento, concesso dalla Regione Lazio, rientra in un programma complessivo di 90mila euro volto al recupero dell’intero ambiente istituzionale. L’operazione dà continuità al percorso avviato dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Enzo Perciballi, con il contributo dell’allora presidente del Consiglio Giacomo Iozzi.

Gli interventi realizzati

La prima fase ha riguardato il restauro degli intonaci, il ripristino e la pulitura della pavimentazione storica, la tinteggiatura e interventi puntuali di manutenzione sull’ex chiesa di San Giovanni Battista. Le operazioni hanno permesso di assicurare condizioni adeguate per lo svolgimento delle sedute dell’Assise civica, preservando allo stesso tempo la struttura architettonica del complesso.

Nel corso dei lavori, l’obiettivo principale è stato mettere in sicurezza gli spazi e restituire decoro a un ambiente che rappresenta una parte significativa del patrimonio storico della città.

Un intervento atteso sul luogo identitario

«Restituire decoro e piena funzionalità alla Sala consiliare significa tutelare un luogo simbolo della nostra collettività» ha dichiarato Enzo Perciballi, spiegando come il progetto sia stato possibile anche grazie alla collaborazione con Giacomo Iozzi.

L’ex sindaco ha inoltre ricordato il supporto istituzionale dell’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, che ha sostenuto il valore culturale dell’intervento. «Ringraziamo la Regione Lazio e l’assessore Ciacciarelli per aver creduto in questo intervento» ha aggiunto Perciballi.

Un luogo di valore storico

La Sala consiliare occupa gli spazi dell’antica chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel XVII secolo per volontà di mons. Giovanni Battista Simoncelli. Dismessa dal culto dopo il 1870, è stata acquisita dal Comune nel 1913 e nel tempo ha ospitato diverse funzioni, tra cui la biblioteca comunale. Dal 2007 è sede delle riunioni istituzionali e, con decreto vescovile del 2022, è stata definitivamente ridotta a uso civile.

La riqualificazione rappresenta un intervento che affianca esigenze funzionali e tutela del patrimonio storico-artistico locale.

Verso la seconda tranche di lavori

Completata la prima fase, l’amministrazione guarda ora alla seconda parte del finanziamento, che prevede il miglioramento degli impianti, il riallestimento degli spazi e la dotazione di nuovi arredi.

«Il nostro impegno è sempre stato orientato alla cura dei luoghi identitari del paese» ha concluso Perciballi, ricordando l’obiettivo di restituire alla comunità ambienti istituzionali adeguati e valorizzati.