«La biblioteca comunale non versa in “stato di abbandono” al di là delle sole criticità dell’impianto idrico in via di riparazione», precisa il Consigliere delegato, Pasquale Bronzi. «Voglio ricordare – prosegue – che durante la pandemia è stata l’unica struttura culturale rimasta sempre aperta al pubblico, con un orario armonizzato alle esigenze regionali. L’orario di apertura della biblioteca De Sanctis, che è più lungo delle altre biblioteche, è solo quello riportato sul sito ufficiale del Comune di Ceccano. La biblioteca apre, infatti, alle 7,30 e chiude alle 18,15 con un solo giorno di riposo, tanto da aver assicurato – come riscontrabile dalle statistiche della Regione – oltre il 70% del prestito intersistemico, ricevendo apprezzamenti di stima da ogni parte d’Italia».
A seguire, il delegato Bronzi elogia l’efficacia dei servizi bibliotecari frabraterni i cui risultati positivi sono stati «ottenuti grazie al lavoro di valenti risorse interne che ne hanno curato con dedizione i progetti. In soli due anni e mezzo il Comune ha ottenuto congrui finanziamenti ministeriali grazie a cui, non solo ha aggiornato il patrimonio librario riguardante le scienze sociali, tra cui la pedagogia, ma ha aperto, assoluta novità in tutto il Sistema Valle del Sacco, anche un fondo “verde” dedicato all’ambiente».
Un passaggio è stato riservato anche agli eventi organizzati, come le mostre svoltesi proprio in biblioteca e dedicate a Lucio Battisti, le giornate del fumetto, il Mandela Day, oltre ai due campi estivi gratuiti che hanno coinvolto ben oltre 50 famiglie, rivelandosi un’iniziativa riuscita e molto apprezzata a costo zero per i cittadini.
«Noi – ha sottolineato il consigliere – ci impegniamo a lavorare a testa bassa per migliorare sempre di più il servizio. Non siamo sordi ai suggerimenti, tipo le attività all’aperto, devono poter essere realizzabili sia un punto di vista economico, sia organizzativo».
In conclusione un appunto sui tempi di apertura al pubblico della struttura: «L’orario della nostra biblioteca fa parte di un “corpus” unico che in tutta la regione assicura aperture sempre. Non va visto come quello di una singola struttura, ma come era anche prima come un orario armonizzato e condiviso a livello regionale. L’apertura del Sabato che sperimentata per diverso tempo è stata sempre assicurata a turno dai dipendenti comunali, non è stata più possibile mantenerla per scelte dovute al razionamento del fondo riguardante il lavoro straordinario».
