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Tecnologia, Italia sempre più connessa ma ancora indietro rispetto al resto d’Europa

Ecco il quadro descritto all'interno dell'indagine di Eurostat.

È stato recentemente pubblicato l’ultimo report di Eurostat riguardo all’uso di internet da parte dei cittadini comunitari, che mostra come l’Italia sia una nazione sempre più propensa all’uso di internet anche per l’acquisto di beni e servizi, ma ancora indietro rispetto alle aree europee più avanzate.

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Acquisti online, come si posiziona l’Italia

Il report Eurostat concentra l’attenzione sull’acquisto di beni e servizi online, con riferimento all’anno scorso. Nel 2021, in particolare, risulta che nei Paesi dell’Unione Europea la percentuale di coloro che hanno effettuato operazioni di questo tipo su internet abbia raggiunto il 67%, un dato medio che ovviamente deve fare i conti con i casi di eccellenza, come le regioni olandesi Drenthe, Utrecht e Zeeland al 93%, e con le aree più arretrate, come quella bulgara di Yugoiztochen, ferma al 26%.

In questo quadro complessivo l’Italia si colloca al di sotto della media europea, con il Lazio che con il suo 60% rappresenta la prima regione per acquisti via web, ben al di sopra di molte altre zone in particolare del meridione – come Campania, Calabria e Sicilia – che risultano molto indietro rispetto agli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni.

Le statistiche mostrano dunque una nazione ancora in affanno, che non riesce a tenere il passo dei Paesi più virtuosi nonostante gli investimenti che in questi mesi stanno riguardando proprio la transizione digitale e lo sviluppo delle infrastrutture, ai quali devono abbinarsi interventi di natura sociale e culturale che possano favorire l’avvicinamento al web di quelle fasce demografiche ancora poco tecnologiche.

Quali sono i servizi più utilizzati online

Oltre a osservare ciò che accade nelle varie nazioni e nelle singole regioni, il report Eurostat guarda anche alle statistiche di utilizzo di internet con riferimento alle tipologie di servizi. Lo sviluppo della rete in questi ultimi anni ha infatti ampliato ulteriormente le opportunità per gli utenti, che oggi possono sfruttare il web per attività anche molto differenti tra loro, dal lavoro allo svago, facendo sì che PC e device mobili si trasformino sempre più in strumenti per semplificare la vita quotidiana.

I social network, per esempio, si collocano tra i servizi digitali più amati in assoluto a livello europeo, utilizzati dal 57% dell’intera popolazione continentale con picchi fino all’83% per quanto riguarda gli under 30. Piattaforme come Facebook, Instagram o il fenomeno del momento TikTok connettono ormai milioni di utenti ogni giorno, consentendo non soltanto di comunicare rapidamente con persone collegate da ogni parte del mondo, ma anche di condividere contenuti e usufruire di servizi aggiuntivi come quelli di gaming e marketplace.

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Proprio i giochi rappresentano poi un’altra importante fetta del mercato online, un settore capace di raggiungere ormai utenti di ogni categoria sociale ed età con passatempi di varia natura: che si tratti di piattaforme di casino con tavoli di blackjack con hole card e altri e altri svaghi trasportati dalle sale al web o dei più innovativi Multiplayer Online Battle Arena, il comparto gaming registra infatti numeri altissimi in tutti i Paesi, dimostrandosi uno dei più in forma del momento.  Accanto a queste forme di svago, da non sottovalutare poi il peso delle piattaforme dedicate all’intrattenimento audiovisivo, i cui dati relativi al numero di account attivi e alle ore di utilizzo collocano questa tipologia di servizi tra le novità più importanti in assoluto degli ultimi anni.

Interessanti infine le percentuali relative ai servizi di home banking, sempre più importanti per gestire i conti bancari e svolgere operazioni senza doversi recare allo sportello fisico. Per quanto riguarda questo particolare settore, le nazioni più virtuose risultano essere ancora una volta quelle nord europee con Danimarca, Finlandia e alcune regioni olandesi che superano il 90% di utenti che utilizzano servizi bancari online regolarmente. A fronte di un 58% di media europea, l’Italia si colloca invece in una fascia medio-bassa, con la Provincia Autonoma di Trento che col suo 57% risulta essere l’area in cui l’home banking è più radicato. Maglia nera in Italia per Campania e Calabria ferme al 27%, mentre su base europea fanalino di coda sono alcune zone di Romania e Bulgaria, addirittura la 7%.

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