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Anagni – L’Istituto Paritario “Bonifacio VIII” rappresenterà il Lazio al “JOB & Orienta” di Verona

Nuovo prestigioso riconoscimento per la scuola internazionale della Città dei Papi.

I progetti di PCTO “Welcome in Work” Goodwill/Pittsburgh, soggiorni estivi a Fiuggi e la giornata dell’accoglienza, sono stati scelti per rappresentare la Regione Lazio/Assessorato scuola, Formazione, Lavoro al JOB & Orienta che si terrà a Verona dal 24 al 26 novembre 2022. Un riconoscimento davvero prestigiso per il Liceo Leoniano, che rappresenterà l’intera regione nella città scaligera.

Che cos’è JOB & Orienta

Si tratta dell’evento più importante a livello nazionale per l’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro.
JOB & Orienta, con i suoi oltre 30 anni di storia e la sua costante capacità di rinnovarsi, nel solo 2021 ha contato 400 espositori, 150 eventi in calendario, 35 mila visitatori in presenza e 30 mila utenti collegati agli eventi in streaming. Sono questi i numeri che raccontano un evento accreditato come vetrina privilegiata in cui presentare a studenti, docenti, famiglie e giovani percorsi di orientamento e di formazione, progetti educativi e di sensibilizzazione, proposte di turismo scolastico e di alternanza scuola-lavoro / PCTO, opportunità di inserimento lavorativo in Italia e all’estero e tanto altro ancora.

Gli allievi partecipanti

Gli studenti dell’Istituto Paritario Bonifacio VIIII si alterneranno nella presentazione di “Welcome in Work” all’interno dello spazio espositivo regionale. Questa attività, a cui stanno già lavorando alcuni allievi, è propedeutica anche alla presentazione in fase di maturità della loro esperienza di PCTO. I ragazzi saranno ricevuti, insieme all’assessore regionale Dott. Di Bernardino, dal Vescovo Verona Mons. Domenico Pompili e naturalmente visiteranno Verona con tutte le sue bellezze.

I docenti accompagnatori

La delegazione sarà guidata dal preside Prof. Arganelli e dalla dalla prof.ssa Anna Marsili, che dichiara: «Siamo una scuola internazionale connessa con il mondo e il “viaggio” reale, come ho dichiarato altre volte. Ciò aiuta i nostri studenti a sviluppare quella flessibilità cognitiva che serve per affrontare una società in continua trasformazione. Tutto il sistema d’istruzione e di educazione è continuamente alla ricerca di soluzioni per favorire lo sviluppo di tale soft skill (capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse) nei giovani. La flessibilità cognitiva va di pari passo con la risoluzione dei problemi ed è legata a un’intelligenza fluida: per questo è sempre più richiesta nel mondo del lavoro. La stessa flessibilità cognitiva, altresì, si contrappone alla rigidità cognitiva: quest’ultima è una ostinata incapacità di prendere in considerazione e/o apprezzare il punto di vista o le emozioni di altre persone per mancanza di empatia, interesse, per pigrizia mentale, mancanza di curiosità verso temi nuovi e naturalmente per autoreferenzialità, cioè quella tendenza a mettere sé stessi e la propria visione del mondo al centro di tutto, escludendo ogni altra visione. Persone con tale rigidità cognitiva sono un grande problema per qualunque contesto e azienda, a maggior ragione in ambiti lavorativi dinamici, innovativi, più in generale nelle cosiddette realtà 4.0 Il futuro dei nostri giovani passa per una educazione/ formazione flessibile, empatica e adattiva, nella quale i saperi diventano anelli interconnessi, sconnessi e ricomposti».

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