CASSINO – Il progetto “Amo la montagna”, frutto della collaborazione tra il Centro Diurno di Cassino e la Sezione locale del Club Alpino Italiano (CAI), presieduta da Diego Magliocchetti, unisce salute mentale, cultura e sostenibilità ambientale attraverso esperienze condivise in natura.
Una collaborazione per la salute mentale
Il Centro Diurno di Cassino, articolazione funzionale dell’Unità Operativa Complessa Residenzialità e Semiresidenzialità del Dipartimento di Salute Mentale e Patologie da Dipendenza (DSMPD), accoglie ragazzi e giovani adulti con gravi forme di sofferenza psichica, offrendo percorsi terapeutici e riabilitativi orientati al reinserimento sociale e lavorativo.
Situato nel cuore della città, il Centro rappresenta un punto di riferimento per la riabilitazione integrata, in costante dialogo con scuole, associazioni, cooperative e realtà culturali del territorio.
“Amo la montagna”: escursioni e integrazione sociale
Il progetto “Amo la montagna” nasce come naturale prosecuzione dell’esperienza di “Conosco le mie radici”. L’iniziativa è partita con una passeggiata urbana alla scoperta dei luoghi simbolo della storia di Cassino e dei comuni vicini, per poi proseguire con un’escursione ad Acquafondata, che ha rappresentato un momento di forte impatto emotivo e relazionale.
Durante la tappa, i partecipanti sono stati guidati da Diego Magliocchetti e accolti dal comandante della polizia locale Giovanni Smaldone, in rappresentanza del sindaco Marina Di Meo. L’incontro con la comunità e l’immersione nel paesaggio autunnale hanno favorito un’esperienza di benessere e socializzazione.
Un progetto di rete sostenuto dal CSM
Sostenuto anche dal Centro di Salute Mentale (CSM), il progetto amplia gli strumenti tradizionali della riabilitazione psichiatrica, integrandoli con iniziative provenienti dal mondo associativo e del volontariato.
La ASL di Frosinone ha espresso gratitudine all’equipe del Centro Diurno — composta dalla dirigente psicologa Giuseppina Diana, dalle infermiere Antonella Capaldi e Rosa Gelfusa, e dalla terapista occupazionale Gabriella Viotti — per il lavoro di squadra che ha reso possibile la realizzazione di attività capaci di coniugare salute mentale, cultura e natura. Un ringraziamento speciale è stato rivolto al CAI di Cassino per la sensibilità e l’impegno dimostrati nel promuovere l’inclusione attraverso la montaga.
