Cassino – Femminicidio di Yirel Peña Santana: niente rito abbreviato per Sandro Di Carlo
Sandro Di Carlo sarà giudicato con rito ordinario per il femminicidio di Yirel Peña Santana. Rischia l’ergastolo se confermate le aggravanti.
Sandro Di Carlo, accusato di aver ucciso Yirel Peña Santana, una trentquattrenne di origine dominicana, non sarà giudicato con rito abbreviato.
La decisione è stata presa dalla Corte Costituzionale. Dopo una pausa nel processo durante l’estate, questa nuova fase potrebbe portare a una nuova perizia psichiatrica. Nel frattempo, il procedimento prosegue con rito ordinario. Se le aggravanti saranno confermate ed escluse le attenuanti, Di Carlo, attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli, potrebbe essere condannato a una pena severa, fino all’ergastolo.
Il femminicidio: la tragedia di via Pascoli
Il delitto risale al 27 maggio 2023, quando Yirel Peña Santana è stata uccisa a coltellate nel suo appartamento in via Pascoli, nel centro di Cassino. Il corpo della donna è stato trovato in un lago di sangue. Gli inquirenti hanno rapidamente identificato il presunto colpevole, grazie a un’impronta insanguinata trovata sul muro della camera da letto.
Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria e della Mobile si sono messi immediatamente sulle tracce di Di Carlo. Una volta rintracciato, l’uomo indossava ancora vestiti e scarpe macchiati di sangue, nonostante abbia sempre respinto le accuse.
Le indagini e il processo
Dopo l’arresto, le indagini sono proseguite per mesi. È stato necessario più di un mese per ritrovare l’arma del delitto, mentre le analisi delle prove si sono protratte per oltre sei mesi. Durante il processo, è stata presentata una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere dell’imputato. I consulenti hanno stabilito che Di Carlo non è socialmente pericoloso e hanno escluso la premeditazione.
Nonostante ciò, l’uomo aveva richiesto di essere giudicato con rito abbreviato, una possibilità che la Corte ha respinto, proseguendo con il rito ordinario.