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False attestazioni per ricevere la disoccupazione: la Polizia di Stato esegue ordinanza di misura cautelare

Dell’indagine si sono occupati gli agenti del Commissariato di P.S. Cassino, in seguito alla denuncia delle vittime.

«Personale del Commissariato di P.S. di Cassino ha eseguito la seconda delle due ordinanze di misura cautelare agli arresti domiciliari, emesse a gennaio scorso dal G.I.P. del Tribunale di Cassino, nei confronti di un 55enne, residente nel casertano. L’uomo – spiega la Questura di Frsinone in una nota stampa – dovrà rispondere di truffa aggravata, atti persecutori, estorsione in concorso, in danno di due cassinati, madre e figlio.

I fatti contestati risalgono al 2019 e, come ricostruito dalla Polizia di Stato, i due indagati, con artifizi e raggiri, si erano prodigati a presentare, a nome della donna e del suo consanguineo, due domande di disoccupazione, supportate da false prestazioni lavorative, finalizzate all’ottenimento del beneficio dell’indennità mensile di disoccupazione.

Al fine di farsi consegnare la somma di denaro erogata dall’INPS, circa 11000 euro, insieme al complice avevano posto in essere un’attività estorsiva, messa in atto attraverso reiterate minacce di morte, arrivando anche a seguire le vittime per strada. A gennaio gli investigatori avevano eseguito l’ordinanza emessa dal GIP di Cassino ma uno dei due destinatari si era reso irreperibile recandosi all’estero.

Dopo il suo rientro in Italia gli agenti del Commissariato di P.S. di Cassino lo hanno rintracciato e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari».

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