Frosinone

Calcio, Serie A: il Presidente del Frosinone ufficializza l’addio di mister Grosso

Con serenità, il patron giallazzurro ha chiuso il capitolo riguardante l'allenatore che per la prima volta ha portato il Frosinone a vincere il campionato di Serie B.

Dal sito ufficiale del Frosinone Calcio, riprendiamo fedelmente le parole del presidente Maurizio Stirpe, che nella conferenza stampa di oggi ha illustrato i piani della società giallazzurra per la prossima stagione, la terza in massima serie.

«La sera del 20 maggio quando c’è stata la consegna della cittadinanza onoraria, ho invitato a cena il direttore Guido Angelozzi, il direttore organizzativo Piero Doronzo, un’altra figura importante in questo organigramma meno appariscente ma altrettanto importante, il nostro allenatore e il suo secondo. Per fare un certo ragionamento, perché io lascio sempre liberi i miei collaboratori di decidere, a prescindere dall’esistenza o meno dei contratti e della durata. Con qualcuno dei presenti esistevano appunto contratti, con tecnico e secondo erano a scadenza: a loro ho spiegato quali erano i programmi. E dissi: prendete un momento di tempo, alla fine della prima settimana di giugno mi fate sapere le vostre intenzioni in modo da permettermi di pianificare. A Frosinone deve restare solo chi è convinto di farlo. Il 1 giugno ho chiamato tutte le persone, ricordando loro che il tempo stava per finire. Angelozzi e Doronzo mi hanno risposto prima del tempo, decidendo di proseguire la loro esperienza professionale e di questo ne sono molto soddisfatto. Con Angelozzi, voglio dirlo, iniziai questo percorso 20 anni fa ma per una serie di motivi non c’era mai stata la possibilità di lavorare insieme e poi quando si è verificata mi ha fatto enormemente piacere e i risultati si sono visti. L’allenatore invece non mi ha risposto entro il 9 giugno ma il 14 a sera mi ha inviato un sms molto garbato, nel quale ha ripercorso la bella esperienza che abbiamo avuto ma mi ha comunicato che non se la sentiva più di proseguire. I motivi non me li ha detti, me nemmeno io li ho voluti sapere. In questo rapporto dobbiamo ricordare solo la parte buona e il merito che ha avuto in questi anni, ha saputo trasformare un gruppo di buoni giocatori in un gruppo e in una squadra vincente. Ha fatto quello che nessuno ha mai saputo fare nella vita del Frosinone. Avrà avuto le sue buone ragioni, non le voglio mettere in discussione e non c’è nessun argomento né di polemica e di recriminazione: è il frutto di un percorso che ho iniziato io. I dirigenti hanno assunto una decisione, l’allenatore un’altra e va rispettato. Quello che ha fatto Fabio è stato un grandissimo lavoro, onore e merito a lui. Ci ha fatto arrivare prima ad un risultato che avevamo pianificato magari tra un anno. Senza polemica alcuna. Si volta pagina. Si poteva dire prima? E’ stato detto, l’importante averlo detto e non cambia niente».

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