Casamari: il vescovo Ambrogio Spreafico saluta le diocesi. «Grazie per questi anni insieme»
Il vescovo Ambrogio Spreafico ha salutato le diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri con un’omelia a Casamari, richiamando tutela dell’ambiente, sostegno ai giovani, impegno contro l’illegalità e attenzione ai poveri.

Nella basilica di Casamari, domenica 31 agosto, il vescovo Ambrogio Spreafico ha rivolto il suo saluto alle comunità di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, diocesi che ha guidato rispettivamente per diciassette e per oltre due anni. Nell’omelia ha ripercorso la sua esperienza, ringraziando sacerdoti, religiosi e laici e richiamando l’impegno comune a favore del territorio.
L’arrivo del successore
Il vescovo ha ricordato l’imminente arrivo dell’arcivescovo Santo Marcianò, invitando le comunità ad accoglierlo con disponibilità: «Ogni vescovo porta con sé la sua storia e la sua umanità. Siamo chiamati ad accoglierlo e a volergli bene».
Attenzione al territorio
Nell’omelia non sono mancati riferimenti alla realtà locale. Spreafico ha sottolineato la necessità di una maggiore tutela ambientale, citando i problemi di inquinamento che interessano la Ciociaria: «La nostra terra geme e soffre ancora. Chi raccoglierà questo grido?». Ha poi invitato a sostenere i giovani costretti ad andare via e a contrastare la criminalità organizzata.
Dialogo con le istituzioni
Il presule ha ringraziato le autorità civili e militari, a partire dal prefetto Ernesto Liguori, insieme agli amministratori locali e provinciali, al mondo associativo e imprenditoriale. «Ho cercato di favorire un clima di dialogo sincero, trovando tanti alleati per la crescita spirituale, culturale e sociale di questa terra», ha detto.
La centralità della Parola
Rivolgendosi al clero e alle comunità, Spreafico ha ribadito l’importanza della Parola di Dio come fondamento della vita ecclesiale: «Senza di essa non esiste né chiesa, né pastorale, né dialogo». Ha richiamato i percorsi sinodali realizzati nelle due diocesi e il lavoro condiviso con i consigli presbiterale e pastorale.
L’impegno per i poveri
Ampio spazio è stato dedicato al tema della solidarietà. Il vescovo ha ricordato le iniziative delle Caritas e delle comunità parrocchiali, dalle mense ai centri di ascolto: «Immagino una Chiesa come casa di tutti, dove ciascuno possa trovare accoglienza, cura e amicizia».
Contro la cultura dell’odio
Un passaggio dell’omelia ha riguardato il rischio di una società segnata dall’odio e dalla contrapposizione: «L’altro non è un rivale ma un dono. L’amore e l’amicizia sono l’unica arma vincente». Ha citato la testimonianza di Edith Bruck, sopravvissuta ai campi di sterminio, come esempio di resistenza senza odio.
L’appello alla pace
Infine, l’invito a pregare per la pace: «Continuiamo a pregare per l’Ucraina, per Israele e Gaza, e per i molti conflitti ancora aperti nel mondo». Con queste parole Spreafico ha concluso il suo saluto alle diocesi, affidando il futuro delle comunità alla guida del successore.
Foto: www.diocesianagnialatri.it