CASSINO

Cassino, aggressioni al pronto soccorso: la Uil Fpl chiede un presidio di polizia fisso

Il sindacato sollecita la Asl ad adottare misure di sicurezza dopo l’ennesima violenza contro un’infermiera e un oss al Santa Scolastica.

La Uil Fpl di Frosinone torna a chiedere l’istituzione di un presidio di polizia fisso all’interno del pronto soccorso di Cassino, insieme a misure di sicurezza adeguate: personale dedicato, videosorveglianza efficace e un impegno concreto delle istituzioni. La sollecitazione arriva dopo l’ennesimo episodio di violenza, ai danni di un’infermiera e di un operatore socio-sanitario aggrediti da un familiare di un paziente appena arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Scolastica.

Le parole dei rappresentanti

Il segretario generale Maurizio Palombi e il segretario provinciale Pierluigi Quagliozzi hanno dichiarato: «È evidente a tutti: il pronto soccorso di Cassino continua a essere un presidio sanitario senza alcuna protezione reale. Non esiste una postazione di polizia h24 a tutela dei lavoratori, e ciò lascia il personale completamente esposto a episodi che si ripetono con drammatica regolarità».

I due dirigenti sindacali hanno aggiunto: «Non è più tollerabile che medici, infermieri e operatori sanitari, già costretti a lavorare in condizioni di forte pressione e con carenza di organico, debbano anche rischiare la propria incolumità fisica mentre garantiscono assistenza ai cittadini. La sicurezza non è un optional, è un diritto. Chiediamo rispetto, chiediamo tutele, chiediamo fatti».

L’avvertimento della Uil Fpl

La Uil Fpl denuncia da tempo queste criticità, sottolineando la mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni. Se l’immobilismo dovesse proseguire, il sindacato annuncia di essere pronto a intraprendere un’azione legale a tutela dei lavoratori.

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