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Ennesimo nipote “farlocco” spilla 4mila euro a un’anziana indifesa. Arrestato dai Carabinieri

La solita truffa continua a mietere vittime, questa volta a Frosinone. Ma i militari dell'Arma hanno smascherato e acciuffato il truffatore, che aveva «approfittato della vulnerabilità emotiva della vittima».

«I Carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia di Frosinone, coadiuvati da quelli delle Stazioni di Frosinone, Frosinone Scalo e Ripi, hanno tratto in arresto un 33enne campano per “truffa aggravata”. L’uomo – spiega il Comando Provinciale di Frosinone in una nota divulgata oggi – presentatosi telefonicamente come nipote di un’anziana del Capoluogo e approfittando della sua vulnerabilità emotiva, con grande maestria riusciva a convincerla a recarsi presso l’Ufficio Postale per prelevare del contante e farsi consegnare la somma di € 4000, necessarie per il pagamento urgente di una multa.

Nel frattempo il figlio della donna, recatosi a casa della congiunta, constatava che la madre non era in casa, che alcuni cassetti erano stati rovistati, notando altresì la presenza di monili in oro poggiati su un tavolo. Preoccupatosi, allertava il numero unico di emergenza “112”, rappresentando l’accaduto all’operatore che, intuendo che potesse trattarsi di una truffa ai danni dell’anziana donna, prontamente inviava le pattuglie in circuito presso gli Uffici Postali della zona, atteso che spesso gli autori di tali azioni delittuose sono soliti indurre le povere vittime, con artifizi e raggiri, a prelevare denaro contante dai propri conti correnti, per poi appropriarsene.

Nella circostanza, un equipaggio del Nucleo Radiomobile individuava nei pressi dell’Ufficio Postale di via Mascagni, una signora in evidente stato di agitazione in compagnia di un giovane, il quale, alla vista dei militari cercava di dileguarsi. Prontamente bloccato, i militari procedevano al controllo del predetto, che veniva trovato in possesso dell’intera somma prelevata dal conto corrente della vittima, motivo il quale veniva e tratto in arresto in flagranza di reato.

Nella giornata successiva, presso il Tribunale di Frosinone, il predetto veniva giudicato con rito direttissimo, nel corso del quale l’arresto veniva convalidato. Nella circostanza, venivano chiesti i termini a difesa, con rinvio dell’udienza al mese di marzo 2023, per il reato di truffa aggravata».

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