
Torna, dal 23 al 31 agosto, lo storico Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni, giunto alla sua XXXII edizione. Sette spettacoli a ingresso libero e una presentazione editoriale animeranno Piazza Innocenzo III e il Palazzo Bonifacio VIII, trasformando la città dei Papi in un crocevia di arte, memoria e riflessione.
Diretto da Giacomo Zito, con il contributo teorico-critico di Gaetano D’Onofrio, il Festival è promosso dal Comune di Anagni. Il tema scelto per il 2025 è quanto mai attuale: Sperare, il teatro come arte del rinascere o del ricominciare.
Il teatro come specchio del presente
«Nel cuore di un’epoca segnata da conflitti, incertezze e fragilità globali – spiega l’Assessore alla Cultura, Carlo Marino – sperare non è più un gesto ingenuo, ma una scelta consapevole, coraggiosa, necessaria. Il Giubileo è un tempo di perdono, cammino e riconciliazione. In questo contesto, Anagni si fa palcoscenico vivo della speranza, quella che nasce dalla cultura, dall’incontro, dalla bellezza».
Il direttore artistico Giacomo Zito aggiunge: «Progettare il Festival di Anagni è un gesto di ascolto: verso la storia, il presente e la comunità. Ogni spettacolo è stato scelto per trasmettere la possibilità di cambiamento. Il teatro medievale e rinascimentale custodisce una forza resiliente che ancora oggi può ispirare il futuro».
Il programma degli spettacoli
- Ad aprire il Festival, il 23 agosto, sarà “Dante fra le fiamme e le stelle”, di e con Matthias Martelli: una potente narrazione del viaggio dantesco come parabola di perdita e redenzione.
- Il 24 agosto, Vinicio Marchioni sarà in scena con “In Vino Veritas”, viaggio poetico tra mito, musica e convivialità, dove il vino diventa metafora di caduta e rinascita.
- Il 26 agosto, il Festival si sposta nel Chiostro di Palazzo Bonifacio VIII con la presentazione del volume “Il Giubileo di Bonifacio VIII” di Giovanni Minnucci, in occasione di un convegno dedicato alla festa giubilare del 1300.
- Mercoledì 27 agosto, Marco Prosperini e Luca Simonelli porteranno sul palco “Domenico, un uomo buono”, storia di eremitismo e rigenerazione spirituale, silenziosa ma concreta.
- Il 28 agosto, per la sezione Segnali dal territorio – cantiere giovani, Andrea Di Palma propone il suo “Amleto”, classico shakespeariano riletto come riflessione sulla corruzione e sul desiderio di un ordine più giusto.
- Il 29 agosto, Neri Marcorè interpreterà “La Buona Novella”, omaggio al capolavoro di Fabrizio De André: un Cristo umano e struggente che ridona fede nell’amore come forza salvifica.
- Sabato 30 agosto, Amanda Sandrelli sarà la protagonista de “La bisbetica domata”, versione inedita e moderna della commedia di Shakespeare, dove la speranza è desiderio di ribellione e autodeterminazione.
- A chiudere la rassegna, domenica 31 agosto, Giuseppe Pambieri e Vincenzo Zingaro daranno vita all’“Adelchi” di Manzoni: un’opera che sublima la speranza in provvidenza e tensione etica tra ideale e realtà.