Frosinone, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, indagata una dipendente di patronato
Scoperti 24 finti contratti per facilitare l’ingresso in Italia di cittadini del Bangladesh
Accertate 24 false istanze di lavoro per cittadini extracomunitari. Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Frosinone, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, ha denunciato una dipendente di un patronato con sede in provincia di Latina per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Falsi contratti per ottenere il permesso di soggiorno
Le indagini, condotte attraverso accertamenti documentali e tecnici, hanno fatto emergere l’invio telematico di 24 istanze di assunzione fittizie, tutte riferite a cittadini del Bangladesh, nell’ambito della Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso. Le domande, finalizzate all’ottenimento del permesso di soggiorno per motivi di lavoro, risultavano intestate a una ditta edile di Monte San Giovanni Campano, completamente estranea ai fatti. L’azienda, infatti, era inattiva e priva di dipendenti da anni.
La posizione dell’indagata
Secondo gli inquirenti, la dipendente del patronato avrebbe operato in modo illecito a favore dei richiedenti, contribuendo così al tentativo di regolarizzazione sul territorio nazionale in violazione delle norme vigenti. «Le domande sono state inoltrate illegittimamente per conto della ditta, senza alcuna autorizzazione o relazione reale con l’azienda stessa», spiegano fonti investigative.
Al momento, la persona coinvolta è da considerarsi solamente indiziata. La sua posizione sarà valutata in sede giudiziaria, nel rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza, e un’eventuale colpevolezza potrà essere riconosciuta solo con sentenza definitiva.
Fonte: Comando provinciale dei Carabinieri di Frosinone