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FROSINONE – Guardia di Finanza: 247° Anniversario di Fondazione Bilancio Operativo del 2020

Il resoconto delle attività svolte dalle Fiamme Gialle nel 2020.

Il 23 giugno 2021, presso il Comando Provinciale della Guardia di Frosinone, ha avuto luogo la cerimonia celebrativa del 247° anniversario dalla fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

La cerimonia, nella splendida cornice della Piazza d’Armi della caserma “Cap. M.O.V.M. Manlio Zincone”, in considerazione delle limitazioni legate all’emergenza sanitaria da Covid-19, è stata improntata alla massima sobrietà e svolta alla presenza del Comandante Regionale Lazio, Gen. di Corpo d’Armata Rosario Lorusso, del Prefetto della provincia di Frosinone, S.E. dott. Ignazio Portelli, del Comandante Provinciale, Col. Alessandro Gallozzi, dei Comandanti dei Reparti ubicati nella provincia di Frosinone, del delegato dell’organo di rappresentanza militare e di una aliquota di militari in servizio.

Custodi delle gloriose tradizioni e della storia del Corpo, erano presenti, altresì, i presidenti delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia di Frosinone-Alatri, Cassino e Ceprano.

Dopo l’Alzabandiera è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, dell’ordine del giorno del Comandante Generale e, successivamente, una breve allocuzione del Generale Rosario Lorusso e del Colonnello Alessandro Gallozzi, che hanno profuso parole di stima ed orgoglio per l’operato di tutti i Finanzieri, di ogni ordine e grado, del Comando Provinciale di Frosinone per il lavoro quotidiano svolto, per il senso del dovere e per lo spirito di sacrificio, grazie ai quali la Guardia di Finanza esplica la propria missione di Corpo di polizia economico-finanziaria a tutela dei cittadini onesti e delle imprese sane operanti nella provincia.

Il Col. Alessandro Gallozzi, in tale contesto, ha altresì espresso il proprio vivo apprezzamento per l’encomiabile e diuturna attività svolta dalla Fiamme Gialle nel corso dell’anno 2020 per garantire l’osservanza delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19 imposte dal Governo e, al contempo, per assicurare la tranquillità a tutti i cittadini, molti dei quali, in varie occasioni, hanno espresso gratitudine e vicinanza ai Finanzieri della provincia per l’impegno e la dedizione con i quali hanno assicurato la protezione e la salvaguardia della loro vita e di quella dei propri cari.

A conclusione del suo discorso, non sono mancate le attestazioni di ringraziamento, ammirazione e stima nei confronti del Comandante Regionale Lazio per la preziosa attività di indirizzo e supporto alle attività operative, del Prefetto di Frosinone per la saggia ed equilibrata attività di alta direzione e coordinamento delle forze dell’ordine e per la spiccata sensibilità istituzionale, nonché delle Autorità Giudiziarie di Frosinone e Cassino, alle quali ha nuovamente assicurato una continua e massima collaborazione nell’espletamento delle indagini affidate, del Questore e del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri per la concreta e leale collaborazione sul territorio a tutela della legalità.

Successivamente, al termine della Cerimonia, S.E. Rev.ma Mons. Ambrogio Spreafico, Vescovo della Diocesi di Frosinone – Veroli – Ferentino ha proceduto alla benedizione della Stele realizzata nella piazza d’Armi di questo Comando Provinciale a ricordo dei caduti del Corpo della Guardia di Finanza. A seguire, il Comandante Regionale Lazio, Gen. C.A. Rosario Lorusso, e S.E. il Prefetto di Frosinone, Dott. Ignazio Portelli, unitamente al Comandante Provinciale, hanno deposto una corona di alloro ai piedi della citata Stele.

Come da consuetudine, la ricorrenza dell’anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza costituisce occasione per divulgare e illustrare, seppur sinteticamente, i risultati delle attività svolte dal Comando Provinciale di Frosinone nei vari settori di servizio nell’anno 2020.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.

Nel 2020 il Comando Provinciale di Frosinone ha scoperto 69 evasori totali, vale a dire esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, i quali hanno complessivamente realizzato un’evasione fiscale per oltre 215 milioni di IVA in conseguenza dell’omessa dichiarazione dei corrispettivi percepiti, nonché 90 lavoratori in “nero” o irregolari.

Sono state eseguite, inoltre, 220 indagini di polizia giudiziaria per reati tributari, che hanno portato alla denuncia di 113 soggetti, di cui 1 tratto in arresto.

Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di circa 3 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a circa 200 milioni di euro.

Sono 2 i casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili alla fittizia localizzazione all’estero della residenza fiscale di persone fisiche e giuridiche e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.
Ammontano, invece, a 42 gli interventi eseguiti in materia di accise, anche a tutela del mercato dei carburanti. Complessivamente, sono state sequestrate oltre 100 mila chilogrammi di prodotti energetici.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale ed irregolare sono stati 21, riscontrando 5 violazioni.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica Amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Ben 198 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale.

Le frodi scoperte dai Reparti del Comando Provinciale di Frosinone in danno del bilancio nazionale e comunitario ammontano a circa 500 mila euro.

Si tratta di violazioni che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per circa 17 milioni di euro a carico di 45 soggetti, nonché eseguiti sequestri per oltre 265 mila euro ed avanzate richieste di sequestro per oltre 7,7 milioni di euro in tema di responsabilità amministrativa.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare oltre 300 mila euro indebitamente percepiti e oltre 112 mila euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 46 soggetti.

Nel contesto delle attività in materia di prestazioni sociali agevolate si inserisce un’operazione volta al contrasto degli illeciti che danneggiano il bilancio pubblico, nel corso della quale è stata individuata una truffa perpetrata per ben 2 anni ai danni dell’INPS, messa in atto da una donna di origine bulgara, la quale, in maniera indebita, continuava a percepire l’assegno mensile di “invalidità civile con indennità di accompagnamento” spettante al deceduto genitore.

In particolare le investigazioni, scaturite da autonoma attività informativa e di controllo del territorio, hanno consentito di rilevare che il titolare della misura di sostegno economico era deceduto in Bulgaria nel mese di agosto 2018, come da certificazione di morte rilasciata dall’Ambasciata della Repubblica di Bulgaria in Roma, mentre presso l’I.N.P.S., ente erogatore della prestazione economica, non risultava mai pervenuta alcuna comunicazione finalizzata alla cessazione del trattamento economico.

Gli accertamenti eseguiti presso l’Istituto di previdenza, infatti, hanno consentito di rilevare l’avvenuta erogazione dell’assegno mensile di “invalidità civile con indennità di accompagnamento” mediante accreditamento su un libretto postale cointestato al titolare della prestazione e alla cittadina bulgara, la quale, successivamente, prelevava il denaro attraverso una Carta Postamat collegata al libretto postale.

In seno al piano operativo finalizzato alla tutela della regolarità della spesa sanitaria, i Reparti hanno portato a termine 49 interventi, che hanno consentito di denunciare 35 soggetti e di segnalarne amministrativamente 13.
Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio hanno consentito di denunciare 6 soggetti e di avanzare proposte di sequestro per circa 2,5 milioni di euro.

In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del 2020, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.

È utile sottolineare, a fattor comune, come un sicuro indice dell’incisività dell’azione investigativa sia rappresentato dal dato riguardante i sequestri: nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica, sono state avanzate proposte di sequestro per oltre 10 milioni di euro.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 si è concretizzato nel sequestro di beni per un valore di oltre 20 mila euro a seguito di 8 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio, accertando un riciclaggio per oltre 2,3 milioni di euro e consentendo di avanzare proposte di sequestro per circa 7 milioni di euro; 11 sono le persone denunciate, di cui 2 tratte in arresto.

Sono stati eseguiti, poi, controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta, con la scoperta di illecite movimentazioni per circa 370 milioni euro in uscita con destinazione extra-UE.
Nel campo dei reati fallimentari sono state avanzate proposte di sequestro di beni per un valore di oltre 570 mila euro, su un totale di patrimoni risultati distratti per oltre 1,7 milioni di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 156 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca eseguiti hanno raggiunto, complessivamente, la quota di circa 400 mila euro. Ammonta, invece, a circa 7 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.

Di tutto rilievo l’attività di contrasto al fenomeno dell’usura, che nel corso del 2020 ha visto il Comando Provinciale in prima linea nel contrasto di tale fenomeno.

Con l’operazione “L’Americano” è stato inferto un duro colpo alla criminalità organizzata locale con l’esecuzione di 4 misure coercitive nei confronti di altrettanti soggetti dediti all’usura, i quali, approfittando anche della crisi economica accentuata dalla pandemia da Covid-19 hanno creato un canale “parallelo” per l’accesso al credito a favore di privati cittadini ed imprenditori in difficoltà economiche, i quali erano costretti a pagare interessi fino al 240 % su base annua.

Sono stati eseguiti, poi, n. 313 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, propedeutici alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

A seguito di tali accertamenti, la Prefettura di Frosinone ha emesso n. 5 provvedimenti di “interdittiva antimafia” nei confronti di altrettante società.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

In tale contesto, sono stati effettuati 399 interventi, che hanno consentito di denunciare, a vario titolo, 58 soggetti per reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione.

E’ stato possibile constatare sanzioni amministrative in 170 casi e sottoporre a sequestro circa 1,1 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale per un importo stimato di oltre 1,5 milioni di euro.

CONTROLLO DEL TERRITORIO
Nel comparto del controllo economico del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è stato attuato un piano di interventi, predisposto dal Comando Provinciale di Frosinone, volto al presidio di strade e aree urbane per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro, nonché per la prevenzione del contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.

In ultimo, particolarmente incisiva è stata l’attività a contrasto dei traffici di sostanze stupefacenti, nel cui ambito sono state denunciate 31 persone, di cui 27 tratte in arresto.

Comunicato Stampa Guardia di Finanza Frosinone

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