Frosinone: misura cautelare per gli spari contro il Bar Minotti
Due uomini raggiunti da misura cautelare dopo le indagini sulla sparatoria avvenuta il 29 agosto davanti al Bar Minotti di Frosinone.

FROSINONE – I Carabinieri della Compagnia di Frosinone hanno eseguito, all’alba, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini ritenuti coinvolti negli spari contro le vetrate del Bar Minotti la notte del 29 agosto.
Ricostruzione dei Carabinieri
Il provvedimento arriva al termine di circa due mesi di accertamenti svolti dal Nucleo Operativo e Radiomobile. Secondo quanto rilevato, intorno all’1.40 due persone, a bordo di uno scooter, avrebbero esploso almeno tre colpi d’arma da fuoco contro il locale situato nella parte bassa della città, mentre erano presenti numerosi clienti. Le verifiche svolte dai militari hanno permesso di acquisire dichiarazioni di più testimoni e analizzare le immagini del sistema di videosorveglianza del locale e del circuito comunale Frosinone Sicura. Nel sopralluogo sono stati trovati due bossoli calibro 7.65 e frammenti di ogiva che hanno colpito la vetrata a circa tre metri d’altezza.
Ipotesi sul movente e indagini tecniche
Dalle attività investigative sarebbe emerso un precedente alterco avvenuto poche ore prima tra i due indagati e un terzo uomo. I due erano stati allontanati dagli addetti alla sicurezza dopo un comportamento giudicato intimidatorio. Secondo la ricostruzione, sarebbero poi tornati nei pressi del locale effettuando un primo passaggio di controllo e un secondo transito durante il quale sarebbero stati esplosi i colpi. Gli elementi acquisiti sono stati integrati con l’analisi del percorso GPS del braccialetto elettronico indossato da uno dei destinatari del provvedimento, che avrebbe confermato la sua presenza nella zona al momento degli spari.
Esecuzione della misura
I due indagati, un 36enne individuato come presunto conducente dello scooter e un 29enne ritenuto l’autore materiale dei colpi, sono stati raggiunti dal provvedimento emesso dal G.I.P. su richiesta della Procura. Uno dei due non era in casa al momento dell’arrivo dei militari e si è poi presentato presso il carcere di Isernia. Gli indagati sono da ritenersi non colpevoli fino a sentenza definitiva, secondo il principio costituzionale di presunzione di innocenza.
Fonte: Comando provinciale Carabinieri di Frosinone