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FROSINONE – Ottaviani, 14mo tra i sindaci italiani al secondo mandato

Gli intervistati da Il Sole 24 Ore hanno risposto alla domanda: «Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del sindaco. Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?», sancendo un giudizio di enorme gradimento sull’amministrazione Ottaviani.

Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, sale ancora nella classifica di gradimento stilata dal Sole 24 ore, relativa al Governance Poll 2021. Il primo cittadino del capoluogo ciociaro, infatti, ha ottenuto il 56,5%, guadagnando lo 0,1 % in più di consenso rispetto ai voti ottenuti nel corso delle amministrative del 2017, con l’undicesima percentuale più alta in Italia, ponendosi quindi nella parte superiore della classifica.

Proprio nel 2017, peraltro, il sindaco Ottaviani era stato rieletto al primo turno con il 56,4%, attestandosi così come uno dei più votati a livello nazionale. Nicola Ottaviani, infine, nella particolare sezione degli eletti al secondo mandato, è tra quelli giudicati più positivamente: si colloca, infatti, tra i primi 14, in controtendenza, quindi, rispetto al calo di gradimento di tanti sindaci italiani, specie nelle città medio-grandi.

Gli intervistati hanno risposto alla domanda: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del sindaco. Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?”, sancendo un giudizio di enorme gradimento sull’amministrazione Ottaviani.

“Una prestigiosa testata di livello nazionale, come il Sole 24 ore, ha attestato come l’impegno e la dedizione alla propria comunità siano sempre premiati con il gradimento da parte dei propri concittadini: è un traguardo, questo, che l’amministrazione ha perseguito sin dall’insediamento, nel 2012 – ha dichiarato Nicola Ottaviani – Ricevere un ampio apprezzamento, rispetto alla incisività del proprio mandato amministrativo, fa sicuramente piacere, è un dato che rincuora e conforta, e ci spinge a fare sempre meglio e di più nell’interesse della collettività. Ciò che conta, al di là dei ‘freddi’ numeri, è proprio lavorare ogni giorno per il proprio territorio e per chi vi risiede. I sindaci, del resto, costituiscono le figure istituzionali più prossime ai cittadini, perché capaci di interpretare la sensibilità, i bisogni, le esigenze del contesto e della popolazione che rappresentano. Siamo riusciti a programmare ed avviare una serie di nuove opere pubbliche che sono la prova evidente che il risanamento dei conti pubblici può conciliarsi benissimo con iniziative e investimenti infrastrutturali mai programmati o avvenuti in passato. Tra questi, lo stadio comunale “Benito Stirpe”, in partnership con il privato; il Parco del Matusa; la progettazione e l’appalto del complesso I Piloni; il primo tratto della Monti Lepini; il bando per riqualificazione della Stazione; e poi il festival dei Conservatori; le due stagioni teatrali; il progetto Solidiamo, che toglie i soldi dalle tasche dei politici per destinarli alle borse di studio per i giovani e ai progetti per gli anziani; o la prossima apertura del nuovo palazzo comunale, già sede della Banca d’Italia”. Tutto ciò è avvenuto nonostante un oneroso programma di rientro dal debito allo scopo di recuperare ingenti risorse ereditate dal disequilibrio dei conti dell’anno 2012 (circa 5,5 Milioni di Euro di disavanzo e 7 Milioni di euro di debiti fuori bilancio): situazione contabile, questa, che avrebbe rischiato di porre il capoluogo al livello delle “tre principali metropoli del Mezzogiorno – Catania, Napoli e Palermo – agli ultimi tre posti della classifica. (…). Qui – argomenta Gianni Trovati, sul più importante quotidiano economico-finanziario del Paese – il rosario del dissenso che si snoda fra Napoli, Catania e Palermo indica in modo evidente che i buchi di bilancio presentano un conto salato nella vita quotidiana dei cittadini, privati dei servizi, sfaldano le basi della democrazia locale e spesso alimentano l’evasione tributaria che peggiora ulteriormente la situazione”. “Leggendo questi dati – ha concluso il sindaco Ottaviani – appare ancora più evidente come il piano di risanamento varato otto anni fa abbia salvato i conti del comune di Frosinone, tutelando i servizi a beneficio dei cittadini di Frosinone e i bilanci di imprese e fornitori, rilanciando investimenti tra pubblico e privato, in questi 4 anni del secondo mandato, superiori a 100 milioni di euro”.

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