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GallinaRock: grande successo per l’edizione ’22, ma è già in cantiere quella del ’23

Parco San Leonardo, risparmiato dal maltempo ha salutato l’ultima serata. Il Festival 100% plastic free, in Lis e con la ‘mail art’ curata dall’Accademia di Belle Arti.

GallinaRock ci ha abituati da tempo all’idea di un Festival ‘che porta bene’. Quasi non si contano più le band passate da qui anni e anni prima di vedersi consacrato il successo del grande pubblico o di approdare in eventi come il Festival di Sanremo, il Primo Maggio di Roma e tanti altri. Porta bene anche dal punto di vista metereologico, se pensiamo che l’ultima serata ha visto Parco San Leonardo praticamente sfiorato e risparmiato dai temporali che imperversavano su tutto il territorio. A Gallinaro dal cielo non è venuta giù neppure una goccia di pioggia.

Forse proprio per quel rispetto che il Festival riserva da tempo all’ambiente: un evento totalmente plastic free e che, attraverso la casa dell’acqua, ha tolto di mezzo persino le bottigliette monouso. Così, sotto un cielo stellatissimo e con la luna spettatrice e vigile sui giovani è risuonata domenica l’ultima data di una nuova edizione da incorniciare. La numero quattordici, senza interruzioni dal 2009, neppure negli anni bui della pandemia, quando il GallinaRock sorprendendo tutti andava in scena in streaming dalla torre che sovrasta i tetti del borgo medievale del paese. Un Festival come detto che non è soltanto musica, ma che associa da sempre alle note l’arte, la creatività e le buone pratiche.

Non sono passate inosservate le mani e i volti sorridenti delle interpreti in Lis, che hanno permesso ai suoni di prendere forma, consentendo di far vedere le canzoni anche ai sordi. Il tutto al ritmo travolgente che solo un palco può sprigionare. Dunque l’arte, assicurata ancora una volta dalla prestigiosissima Accademia di Belle Arti di Frosinone. Insieme all’artistico riconoscimento ai Known Physics – vincitori del Contest – sull’area dell’evento l’arte postale con un laboratorio creativo pieno di colori che ha attirato l’attenzione anche dei più piccoli. Da venerdì a domenica, presentati dalla giornalista Rai Tiziana Iannarelli, si sono alternati sul palco le band finaliste del content, i Mida Maze, dunque lo straordinario live dei Sud Sound System. Seguiti da Dellarabbia che aperto la scena al concertissimo di Giancane. Pubblico in delirio e applausi e a scena aperta.

Domenica sera, dopo i vincitori del contest, il concerto di Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri. A poche settimane dal dirompente ritorno con il nuovo album segnato da un concentrato di rock duro e puro, contro lo status quo di una società che naviga nell’indifferenza. Esattamente come nel Dna del GallinaRock, esaltando e praticando concretamente i valori più qualificanti l’individuo. Capovilla senza mezzi e senza risparmiarsi ha esaltato tutto ciò con uno show intenso, quasi un richiamo, impregnato di verità, di passione e di poesia. Con le stelle sempre più visibili sul cielo di Gallinaro, a notte fonda, ha staccato l’ultimo jack Eva Poles/Prozac + dopo un Dj set in assoluta linea con l’afflato della serata. Mentre scende il sipario, dietro le quinte gli organizzatori facendo l’occhiolino alla luna, sono già a lavoro proiettati al 2023, per una nuova magia siglata GallinaRock.

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