5 marzo, giorno magico: nascono due giganti del ‘900 italiano, Pasolini e Battisti
Lucio Battisti ha rivoluzionato la musica italiana, Pasolini ha sfidato la società con arte e pensiero: due geni nati il 5 marzo, ancora oggi immortali.

Due icone della cultura italiana, Battisti e Pasolini hanno segnato la musica e la letteratura con il loro talento rivoluzionario.
Lucio Battisti, il genio della musica italiana
Il 5 marzo 1943 nasceva Lucio Battisti, uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi. La sua musica ha rivoluzionato la canzone d’autore, unendo melodie coinvolgenti e testi profondi, spesso scritti in collaborazione con Mogol. Brani come Mi ritorni in mente, La canzone del sole e Emozioni hanno segnato intere generazioni, raccontando l’amore, la nostalgia e la vita con una sensibilità unica. La sua carriera, segnata da una continua ricerca musicale, lo ha portato a esplorare nuovi generi fino al pop elettronico degli anni ’80.
Un artista riservato e innovativo
Battisti, noto per la sua riservatezza, ha scelto di allontanarsi dalle scene pubbliche negli ultimi anni della sua carriera, lasciando parlare solo la sua musica. Il sodalizio con Mogol si interruppe nei primi anni ’80, dando vita a una nuova fase della sua produzione artistica con Pasquale Panella come paroliere. Questo cambiamento segnò un’ulteriore evoluzione nel suo stile, rendendolo ancora più sperimentale e raffinato. Nonostante il suo ritiro dalla vita pubblica, la sua influenza sulla musica italiana resta immensa.
Pier Paolo Pasolini, poeta e intellettuale controcorrente
Nato anch’egli il 5 marzo, ma del 1922, Pier Paolo Pasolini è stato uno dei più grandi intellettuali italiani del Novecento. Poeta, scrittore, regista e giornalista, ha raccontato senza filtri l’Italia del dopoguerra, esplorando le contraddizioni sociali e culturali del paese. Con romanzi come Ragazzi di vita e Una vita violenta, ha dato voce alle periferie e alle classi emarginate, mentre nel cinema ha rivoluzionato il linguaggio filmico con opere come Accattone, Il Vangelo secondo Matteo e Salò o le 120 giornate di Sodoma.
Un pensatore scomodo e visionario
Pasolini non si è mai piegato ai compromessi, affrontando temi controversi come il potere, la sessualità e la religione con un approccio radicale e visionario. La sua attività giornalistica, in particolare sulle pagine del Corriere della Sera, lo rese una figura tanto rispettata quanto discussa. Il suo tragico assassinio nel 1975 rimane avvolto nel mistero, lasciando aperte molte domande sul contesto della sua morte. Oggi, la sua opera continua a ispirare artisti, scrittori e cineasti, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per la cultura contemporanea.