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Al Museo di Arte Contemporanea di Cassino, la Mostra di Elmerindo Fiore

Inagurazione in programma il prossimo 30 maggio.

Giovedì 30 maggio 2024, alle ore 18, aprirà al pubblico la mostra di opere di Elmerindo Fiore, presso il Museo di Arte Contemporanea di Cassino (CAMUSAC). Nato a Casalvieri (FR, 1947), dove tuttora risiede e lavora, sin dall’inizio degli anni Settanta, Fiore opera su più registri poetici con le immagini ma anche con la scrittura. I temi prediletti dell’artista riguardano la “Perdita del Centro”, teorizzata da Hans Sedlmayr ma sviluppata in modo originale e autonomo da Fiore, mentre egli si protende anche su una articolata Automitologia che contribuisce, negli anni Ottanta a elaborare numerosi cicli d’opera riguardanti l’ “Impersonalità”.

Nell’ambito di tale speculazione estetica e poetica Fiore opera pronunciamenti visivi che rinunciano all’Io espressivo per un’alterità proteiforme che investe personaggi della storia, ma anche ad appropriarsi o a occultare con interventi pittorici immagini “mitiche” dell’arte occidentale, giungendo alla trasfigurazione personale e alla dichiarata estraneità verso l’opera-azione. La forte propensione in tale prassi lo vede autore di numerose pubblicazioni condivise con colleghi scrittori, poeti e artisti visivi.

Tra i testi più significativi si distinguono Trilogia del tempo (Rebellato, 1983), Il regno dello specchio (Dismisuratesti,1984), Alchimia delle Date Dimore (Campanotto, 2007) e numerosi altri componimenti realizzati con Franco Brugatti, Sergio Zuccaro, Gaetano Zampogna, Beppe Sebaste, Giovanni Timpani e altri. Dal 1996 lavora a un Poema infinito dal titolo “Esercizi di scomparsa” orientato a riassumere l’intero suo lavoro visivo e poetico. La mostra presso il Museo, sito in Via Casilina Nord 1, annovera opere appartenenti a vari cicli e a diversi momenti della sua intensa attività, consentendo di prendere visione di un’esperienza autentica e originale di un outsider della generazione emersa negli anni Settanta – Ottanta in questa parte del Mezzogiorno d’Italia a respiro italiano ed europeo.

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