Ceccano celebra la 75ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro
Ceccano partecipa alla 75ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro con una cerimonia in piazzale Bachelet. Omaggi, interventi istituzionali e un appello alla cultura della sicurezza.

Domenica 12 ottobre, alle ore 17.00, in Piazzale Vittorio Bachelet, la città parteciperà alla 75ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, promossa da ANMIL e celebrata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
L’iniziativa, intitolata «Prima di tutto… la sicurezza», vuole rappresentare un’occasione di riflessione e memoria per ricordare chi ha perso la vita durante il lavoro e per sostenere le famiglie colpite da queste tragedie.
La cerimonia in piazzale Bachelet
Il programma prevede la deposizione di un omaggio floreale al Monumento ai Caduti sul Lavoro, eretto negli anni ’90 proprio in piazzale Bachelet, seguita dagli interventi del sindaco Andrea Querqui, dell’ex sindaco Maurizio Cerroni e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dell’ANMIL.
Il messaggio di Maurizio Cerroni
Proprio Maurizio Cerroni, che durante il suo mandato fece realizzare il monumento in memoria delle vittime del lavoro, ha rivolto una lettera aperta al sindaco e alla presidente del Consiglio comunale invitando l’Amministrazione e la cittadinanza a partecipare e a mantenere vivo l’impegno per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
«Questa giornata – scrive Cerroni – non deve essere solo un momento di memoria, ma anche un’occasione per lanciare un appello forte e chiaro: è necessario agire con determinazione per prevenire gli incidenti e contrastare le moderne forme di sfruttamento che, ancora oggi, mietono vittime.»
Il valore della sicurezza
La manifestazione intende riaffermare che la sicurezza è un diritto fondamentale e che la prevenzione resta lo strumento più efficace per proteggere la vita umana. Il messaggio che arriva da Ceccano è quello di una responsabilità collettiva: solo una cultura della sicurezza condivisa può evitare che il lavoro diventi, ancora una volta, teatro di dolore e perdita.