Il tripudio dei 15.000 nell’ultima casalinga allo Stirpe, che ha coronato contro il Genoa la terza promozione in A nella storia del club, lascia subito spazio al futuro. Troppo presto, comunque, per capire cosa ne sarà del Frosinone nella prossima stagione. L’avvenire dei gialloblù, dopo l’addio di Grosso dalla panchina frusinate, passa per il nuovo tecnico Eusebio Di Francesco e per la conferma degli atleti determinanti per la promozione, con l’inserimento di nuovi arrivi in grado di potenziare il gruppo senza stravolgerne l’identità di gioco e la personalità. Obiettivo: consacrare il successo del 2023 con la stessa progettualità degli ultimi quattro anni.
Un successo nato due anni fa, quando Angelozzi ha consapevolmente avviato la rifondazione del collettivo riducendo il monte ingaggi e l’età di una squadra reduce dalla sconfitta in finale contro lo Spezia. Il DS frusinate ha costruito gradualmente un club sostenibile, settimo nella stagione 2022-23 per totale stipendi, con un’età media di 25,3 anni. Un gruppo formidabile e consapevole, valutato 33,50 milioni di euro (stime Transfermarkt). Turati, Kalaj, Borrelli, Moro, Konè e Mulattieri hanno guidato la cavalcata gialloblu con il timone saldo nelle mani di Fabio Grosso, abile a coinvolgere e motivare tutti gli elementi della rosa. Gennaro Borrelli, titolare soltanto quattro volte anche in seguito all’infortunio di Konè, ha totalizzato sei gol pesantissimi per la vittoria del titolo. Dimostrazione concreta delle sue capacità di gestione del gruppo. Notevole, infine, anche l’apporto di Turati: 36 presenze, porta inviolata in più del 50% delle apparizioni e 20 clean sheet stagionali.
Il Frosinone vorrà quindi affermarsi in Serie A come outsider della competizione e per farlo dovrà mettere mano alle casse per un calciomercato di un certo spessore, evitando così di essere inserita nella lista di squadre con maggiori chance di tornare nel campionato cadetto secondo le quote dei bookmakers, che già stanno iniziando ad uscire e che si potranno utilizzare insieme ai diversi bonus senza deposito scommesse per provare a dare il proprio pronostico sul prossimo campionato dei frusinati, che sará un’incognita dato il cambio in panchina.
Intanto, il futuro del Frosinone riparte dal presente. E riparte, ancora una volta da Andreozzi, che adesso dovrà puntellare un collettivo capace di resistere alle spallate della Serie A. La situazione di Samuele Mulattieri (12 gol, 4 assist e valore di mercato 4,5 milioni) è stata palese in questo senso, con il riscatto arrivato sul filo e superato dal controriscatto da parte dell’Inter, così come Konè (ivoriano classe 2000 da 900mila euro) tornato al Torino nonostante gli sforzi fatti per attuare il riscatto. Gennaro Borrelli, in prestito dal Pescara, diventerà, invece, a tutti gli effetti un calciatore del Frosinone per 300mila euro. É indubbio che attualmente la rosa del Frosinone non sia certo da Serie A. I nomi cominciano a rincorrersi, e sarà un’estate di lunghe trattative. L’Elfsborg vuole il ritorno di Rohdén. Il rinnovo di Cotali sembra lontano. Nel complesso si parla di un collettivo con 16 atleti in scadenza a giugno.
Il Frosinone potrebbe puntare in seconda battuta anche sul radicamento territoriale, che vuole dire Primavera in stile Sassuolo. Lavorare quindi sui giovani e sulla crescita della formazione giovanile, che oggi è 7ma in “Primavera 1” precedendo alcuni club del calibro di Inter, Empoli e Atalanta, merito di una rosa italiana per 25/27esimi, con numerosi atleti laziali o ciociari, così come espresso proprio dallo stesso DS gialloblù. La squadra riparte sicuramente da alcune certezze: stadio di proprietà (uno dei cinque in Italia assieme a Juventus, Atalanta, Udinese e Sassuolo), conti in ordine e dagli ingaggi contenuti. Riparte anche da una squadra giovane e da parecchi talenti italiani. Servirà pazienza, programmazione, visione e tanto lavoro. La famiglia Stirpe vuole costruire una realtà solida nel calcio tricolore, consapevole che un ambiente tranquillo e uno scouting di spessore siano i fattori fondamentali per una visione sportiva a lungo termine. Sperando anche nel possibile effetto Di Francesco, tecnico dalle assolute capacitá ma ultimamente in crisi di risultati, dopo la semifinale di Champions League raggiunta con la Roma nel 2018. Elementi cardine di una realtà come quella di Frosinone.