Cassino, sospesa per 15 giorni la licenza di un esercizio pubblico dopo verifiche della Polizia
sospensione di 15 giorni per un locale di Cassino dopo accertamenti della Questura su violazioni amministrative e criticità per l’ordine pubblico.

CASSINO – Il Questore Stanislao Caruso ha disposto la sospensione per quindici giorni della licenza di un esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande situato a Cassino. Il provvedimento segue un’istruttoria condotta dal personale della Divisione Amministrativa e di Sicurezza della Questura, a seguito di segnalazioni e verifiche effettuate dal Commissariato cittadino.
Le notifiche sono state eseguite il 14 novembre, dopo una serie di controlli che avevano evidenziato irregolarità e situazioni ritenute idonee a compromettere l’ordine e la sicurezza pubblica.
Violazioni contestate e motivazioni del provvedimento
Secondo la ricostruzione fornita dagli uffici della Polizia di Stato, nel locale sarebbero state riscontrate più violazioni amministrative. Tra queste, il mancato rispetto del divieto sull’emissione di rumori oltre i limiti consentiti e l’occupazione non autorizzata della sede stradale antistante l’attività.
Ulteriormente, sono stati rilevati episodi di vendita di bevande alcoliche a minori di diciotto anni, circostanza che ha contribuito in modo determinante alla valutazione finale della Questura.
Episodi recenti di tensione davanti al locale
Nel mese di settembre, proprio davanti all’esercizio pubblico, si era verificata una lite tra alcuni giovani. L’episodio aveva richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, allertate tramite la linea d’emergenza 112. Questo evento è stato inserito nel quadro complessivo delle criticità utilizzato per valutare il rischio per la sicurezza pubblica.
L’applicazione dell’articolo 100 del Tulps
La decisione è stata assunta sulla base dell’articolo 100 del Tulps, norma che consente la sospensione della licenza a tutela dell’incolumità dei cittadini quando un esercizio diventa punto di aggregazione per comportamenti potenzialmente pericolosi. Secondo la Questura, il provvedimento costituisce una misura preventiva finalizzata a evitare il ripetersi di situazioni analoghe.