ITALIA

Omicidio di Lonato del Garda: due fermi a Brescia, proseguono le indagini

Due persone, madre e figlio, fermate a Brescia nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Dori Dolores a Lonato del Garda. Gli investigatori ipotizzano un movente legato a contrasti familiari.

Nella giornata del 4 ottobre, a seguito delle indagini sull’omicidio di Dori Dolores, avvenuto la sera del 2 ottobre a Lonato del Garda, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia e della Compagnia di Desenzano del Garda hanno dato esecuzione a due fermi di indiziato di delitto. I provvedimenti hanno riguardato la madre della vittima, una donna di 59 anni, e il figlio sedicenne, entrambi cittadini italiani.

Le accuse e le prime risultanze

I fermi, disposti rispettivamente dalla Procura Ordinaria e dalla Procura per i Minorenni di Brescia, riguardano l’ipotesi di reato di tentato omicidio pluriaggravato, detenzione illegale e porto abusivo di armi e minacce, in concorso tra loro.

Le indagini, tuttora in corso, si sono sviluppate attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza, l’ascolto di testimoni e i rilievi tecnici della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale. Fondamentale anche il contributo della 2ª Sezione Cyber del Nucleo Investigativo di Brescia, impegnata nell’esame dei dispositivi digitali e dei contenuti diffusi online.

Il contesto e la dinamica

Dalle prime verifiche è emerso che il delitto potrebbe essere collegato a un dissidio tra due famiglie di etnia sinti, originato da motivi personali di natura sentimentale. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sera dei fatti la donna e alcuni familiari si sarebbero recati presso un campo nomadi di Lonato del Garda. Dopo aver forzato l’ingresso con un’auto, sarebbero stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco. Nella successiva risposta armata la donna sarebbe stata colpita mortalmente.

Il figlio minorenne avrebbe documentato parte dell’episodio con il proprio telefono cellulare, contribuendo a chiarire la sequenza degli eventi.

Le indagini ancora in corso

Gli accertamenti proseguono per completare la ricostruzione dei fatti e individuare ogni eventuale responsabilità. Gli indagati sono stati condotti rispettivamente presso la Casa Circondariale di Brescia-Verziano e l’Istituto Penale per Minorenni Beccaria di Milano.

Si precisa che le responsabilità penali potranno essere accertate solo all’esito del giudizio con sentenza definitiva.

Fonte: Comando provinciale Carabinieri di Brescia

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