Truffe informatiche e frodi bancarie: undici misure cautelari tra Napoli e provincia
Operazione dei Carabinieri di Giugliano in Campania contro una rete di truffe informatiche e frodi bancarie. Undici persone colpite da misure cautelari, sequestrati beni per oltre 150 mila euro.

Nelle prime ore di oggi i Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura – nei confronti di undici persone, dieci finite in carcere e una agli arresti domiciliari. Gli indagati sono ritenuti coinvolti, a vario titolo, in un’associazione dedita a truffe, frodi informatiche e falsificazioni di strumenti di pagamento.
Il sistema delle truffe
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotta dai Carabinieri di Giugliano, con la collaborazione di società come American Express, Leroy Merlin e vari istituti bancari, ha ricostruito il modus operandi di un gruppo attivo tra i Comuni di Giugliano e Napoli. Le vittime, soprattutto anziane, venivano raggirate tramite la tecnica dello spoofing, con telefonate in cui i truffatori si fingevano operatori bancari per ottenere dati riservati.
Gli indagati acquistavano sul Dark Web elenchi di dati personali e bancari, poi usati per inviare falsi messaggi di phishing e link che riproducevano siti di istituti di credito. Convinte di essere vittime di un attacco informatico, le persone fornivano codici, pin e OTP. Con le credenziali ottenute, gli autori delle frodi effettuavano acquisti online di elettrodomestici e materiale edile, successivamente rivenduti.
I risultati dell’inchiesta
Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti 22 episodi di truffa, con il sequestro di denaro, orologi e sistemi informatici per un valore complessivo di oltre 150 mila euro. Le vittime, oltre a subire la sottrazione di somme dai conti correnti, venivano talvolta indotte a effettuare bonifici di “sicurezza” su altri conti indicati dai truffatori.
Il provvedimento cautelare è stato disposto in fase di indagini preliminari. Tutti gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.
Fonte: Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord