«Una vergogna le vele contro l’aborto comparse a Frosinone, immediatamente si ponga un freno alle campagne che violano il diritto di autodeterminazione delle donne. A 43 anni di distanza da quello che consideravamo un diritto acquisito, ovvero il diritto all’aborto, dobbiamo difendere con le unghie e con i denti la legge 194/78 messa in discussione ormai quotidianamente in Italia. È inaccettabile, non possiamo tornare indietro. Le cosiddette campagne “Pro vita”, altro non sono che anacronistiche campagne che mettono in pericolo la vita di migliaia di donne». Così in una nota le Democratiche Frosinone.
«Non vorremmo dover ricordare le pratiche abortive illegali che hanno provocato la morte di troppe donne in Italia fino al ’78, tra l’altro lasciate senza tutela psicologica, durante una tra le più più difficili e drammatiche scelte che si possano compiere, e che viene ridotta in maniera così disgustosamente semplicistica ad una scelta egoista. Noi non ci stiamo. Le Regioni a guida sovranista stanno nutrendo queste posizioni in maniera irresponsabile: è di pochi giorni fa la scelta inqualificabile della Regione Marche di dire il proprio no alla pillola #RU486 nei consultori. Bisogna lavorare anche sugli “obiettori di coscienza” che nel Lazio sono 200 su 274. È intollerabile che chi lavora nel servizio pubblico di fatto impedisca che si garantiscano appropriate cure mediche, spesso ostacolando e non accompagnando questa scelta difficilissima, e che, in molti casi, è messa in discussione proprio dagli uomini».
«Bene – proseguono – la posizione della Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti che con atto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, si impegna a rimuovere ogni ostacolo all’aborto farmacologico, a cui si potrà ricorrere anche in regime ambulatoriale. Inoltre anche i medici obiettori saranno obbligati a ricevere formazione e a prestare soccorso alle donne che hanno assunto la pillola #RU486. La Regione guidata dal leader dem è concretamente in prima linea per i diritti delle donne. Dobbiamo porre un freno a queste posizioni, come democratiche di Frosinone chiediamo immediatamente che vengano messe al bando certe pubblicità che ledono i diritti acquisiti delle donne e che cercano di condurci ad un passato di vergogna».